Il mio interesse per la fotografia è cominciato quando a 16 anni i miei mi hanno regalato la prima piccola fotocamera. Quando ho iniziato a lavorare, con il primo stipendio ho acquistato una reflex della Fujica e ho iniziato a fare foto cercando inquadrature particolari. Ho imparato a sviluppare e stampare le mie foto in bianco e nero nella piccola camera oscura arrangiata nel mio bagno. Ho continuato, senza troppo impegnarmi, a fare foto soltanto durante i miei viaggi, cercando però sempre inquadrature non troppo banali.
Poi la voglia di fotografare è cresciuta.
Ho scoperto che fotografare non vuol dire solo descrivere ciò che si vede, ma è un modo di interpretare la realtà. Ognuno, quando scatta, esprime se stesso, le sue sensazioni di fronte ad una scena, ad un tramonto, ad un qualunque soggetto. Di conseguenza cerco di comunicare con le mie foto le sensazioni che un particole, un tramonto, un fiore e qualunque altro soggetto, mi rimanda nel momento in cui decido di scattare.
I miei soggetti preferiti sono quelli naturali, fiori, paesaggi, animali… ma amo da sempre anche la fotografia di architettura e uno dei miei fotografi preferiti è Gabriele Basilico, le cui opere mi hanno aperto un mondo.